LA BUFALA DI FERRAGOSTO

19.08.2024

COME UNA BUFALA DIVIENE VERITA' STORICA

1. LA BUFALA

 "Il nome della festa di Ferragosto deriva dal latino feriae Augusti (riposo di Augusto), in onore di Ottaviano Augusto, primo imperatore romano, da cui prende il nome il mese di agosto. Era un periodo di riposo e di festeggiamenti, istituito dall'imperatore stesso nel 18 a.C., che aveva origine dalla tradizione dei Consualia, feste che celebravano la fine dei lavori agricoli, dedicate a Conso, che, per i Romani, era il dio della terra e della fertilità."

Questo è divenuto, ormai, il sentire comune sulla festa del Ferragosto come la conosciamo noi.

Cito Focus perché, non me ne vogliano i redattori, è divenuto ormai il Novella 2000 delle riviste di divulgazione scientifica, meno attendibile di Wikipedia.

Wikipedia stessa ci dice, infatti,

"Il termine Ferragosto deriva dalla locuzione latina Feriae Augusti (riposo di Augusto) indicante una festività presumibilmente istituita dall'imperatore Augusto nel 18 a.C. da celebrarsi il 1º agosto e che si aggiungeva alle altre festività cadenti nello stesso mese, come i Vinalia rustica, i Nemoralia o i Consualia."

Quel 'presumibilmente' dice tutto. Se nemmeno Wikipedia si prende il lusso di considerarlo come assodato, allora ci sono delle cose da verificare.

La Treccani, che mantiene, anche nella versione Online, una sua affidabilità sulle fonti, ci dice:

"Col nome di ferragosto, derivato da quello delle antiche feriae augustales, che cadevano nelle Kalendae Augusti, s'indica il primo giorno del mese di agosto, che in qualche luogo continua ad essere festeggiato, come nell'antichità.

Fino a non molti anni fa, gli operai lasciavano il lavoro in tale giorno e si recavano in comitiva dal padrone, per fargli gli augurî, ricevendo in ricambio o un desinare o delle mance. Gli operai più attaccati alla tradizione sono i muratori, i quali, in alcuni luoghi, continuano a festeggiare il primo giorno di agosto."

Due siti insospettabili ci portano a voler indagare oltre.

Il primo, Geopop, è un sito abbastanza serio. Se non altro perché cita le fonti da cui trae le notizie.

E scrive, il 15 agosto 2024:

"Secondo una nota teoria, Ferragosto si festeggerebbe in Italia dal 18 a.C., da oltre duemila anni. Le 'Feriae Augusti' sarebbero state introdotte da Augusto, accorpando varie festività estive. In seguito il Cristianesimo avrebbe associato la festa all'Assunzione di Maria, celebrata il 15 agosto. Oggi la teoria è messa in discussione: l'origine potrebbe essere direttamente cristiana e medievale."

Il secondo è adnkronos, sito di notizie, che il 14 agosto 2024 scriveva:

"Il Ferragosto è senza dubbio una delle festività più amate e celebrate in Italia e in quasi metà dei Paesi europei.

...

Ma quanto sappiamo davvero delle radici storiche di questa celebrazione? Tutti, o quasi, siamo convinti che il senso e il nome di Ferragosto derivi direttamente da Feriae Augusti di epoca romana. Come vedremo, non è proprio così.

...

Si dice che Augusto avesse creato una pausa festiva dal 1° al 15 agosto per consentire ai contadini romani di riposarsi dopo le fatiche del raccolto. Ogni storico, però, sa che soprattutto le credenze più consolidate devono trovare conferma nei documenti.

E alcune ricerche, come quelle presentate su YouTube dal canale Ad Maiora Vertite, dimostrano che l'origine di Ferragosto da Feriae Augusti non trova conferma nelle fonti storiche.

Nessuna fonte romana antica menzioni questa dicitura, neppure i calendari e i testi storici dell'epoca. Nessun accenno, neanche una traccia. La mancanza di evidenze documentarie è sorprendente, specialmente considerando l'importanza che una celebrazione di tale durata avrebbe avuto per la società romana."

2. AD MAIORA VERTITE

Ma chi è Ad Maiora Vertite, che ha fatto scoppiare la bomba di ferragosto ?

Si tratta di un sito di divulgazione (www.admaioravertite.com), fondato nel 2012 e retto oggi da quattro persone:

- Emanuele Viotti, fondatore e amministratore, docente presso il Centro Nazionale di Studi Classici GrecoLatinoVivo, Autore di "La Via Romana agli Dei", ed. Armenia, 2022

(https://admaioravertite.com/info/);

- Tommaso Gregorio Cavallaro, laureato in storia e addetto ufficio stampa della Federazione Pugilistica Italiana

(https://admaioravertite.com/tommaso-gregorio-cavallaro/);

- Giovanni De Santis, laureato in "Storia e civiltà dell'oriente e del mediterraneo" e laureando in Scienze storiche e archeologiche del mondo classico

(https://admaioravertite.com/giovanni-de-santis/);

- Sandra Mazza, Laureata e specializzata in Archeologia classica e direttrice di numerose campagne di scavo nel Lazio

(https://admaioravertite.com/sandra-mazza/);

e al quale hanno partecipato altri come:

- Remo Pietrucci, laureato in Storia Antica e archeologia;

- Maurizio Gallina, che ha oggi una sua pagina Facebook (https://www.facebook.com/mosmajorum);

- Adriano Maria Cefis;

- Elena Righetto, Laureata in Lettere e Specializzata in Paleografia ed Epigrafia Classica e Medievale;

- Giuseppe Arminio De Falco, Laureato in Beni Culturali ed Archeologia;

(https://admaioravertite.com/category/ex-amv/)

Oltre al sito madre, vi sono:

- il sito collegato www.admaioravertite.org;

- la pagina Facebook https://www.facebook.com/AdMaioraVertite;

- la pagina Instagram https://www.instagram.com/ad_maiora_vertite/;

- il canale Youtube https://www.youtube.com/@AdMaioraVertite

I principi su cui questo sito si basa sono "di tipo storico-archeologico, basandoci sulle fonti e concedendoci il dubbio su ogni singola virgola. Ciò che non è su un'iscrizione os u una fonte o su un reperto non esiste o tutt'al più è in pieno dubbio" (https://admaioravertite.com/principii-di-ad-maiora-vertite/).

Se non proprio una struttura universitaria, quindi, sicuramente un sito con una parvenza di competenza e serietà tale da farci prendere in considerazione il lavoro che ne deriva.

E cosa ne deriva in questo caso?

Ne deriva che il 6 agosto 2024, su Youtube, Ad Maiora Vertite pubblica un video di una ventina di minuti dal titolo "Feriae Augusti: la Falsa Storia di Ferragosto" 

Lo analizzeremo, con rimandi diretti, perché il video e disponibile ed è corretto che ne prendiate visione diretta, almeno per ricompensare gli autori del lavoro fatto.

3. LE FONTI

L'inizio del sito viene riportato in epigrafe dall'autore, Emanuele Viotti:

"Oggi voglio condividere con voi una scoperta che mi ha lasciato incredulo. Ero convinto, come molti di voi, che Ottaviano Augusto avesse istituito le Feriae Augusti nel 18 a.C., una festa che permetteva ai contadini romani di riposarsi dal 1 al 15 agosto dopo le fatiche agricole. Volevo fare un contenuto proprio su questo, ma qualcosa non quadrava.

Mi sono quindi rivolto alle fonti scritte per verificare i dettagli tecnici di questa festività. Scoprire che nessuna fonte bibliografica menziona le Feriae Augusti è stato sconvolgente. Non solo, anche nei calendari e nei fasti romani non c'è traccia di questa festa.

Ho deciso di consultare pubblicazioni scientifiche e, sorpresa, non ne ho trovate. Tuttavia, ho trovato uno studio che vi lascio in descrizione, che parla delle riforme di Augusto e delle festività, ma senza menzionare le Feriae Augusti. Anche Svetonio e Aulo Gellio, che documentano molte altre festività, non fanno riferimento a questa presunta celebrazione."

Per completezza e brevità postiamo l'elenco delle fonti citate nel video

"FONTI e BIBLIOGRAFIA per questo video:

  • Aulo Gellio, IX, 15;

  • Tacito, Annales, I, 15 e 54;

  • Minucius Felix, Octavius, 1

  • Svetonio, Vita di Cesare, 40

  • FASTI GUIDIZZOLENSES;

  • EDR080255;

  • FASTI TUSCOLANI;

  • FASTI PINCIANI;

  • FASTI CAERETANI;

  • EDR121779;

  • EDR074209;

  • EDR121793;

  • EDR160392;

  • FASTI VENUSINI;

  • EDR078546;

  • FASTI ESQUILINI;

  • FASTI MAFFEIANI;

  • EDR102312;

  • FASTI SABINI;

  • EDR075879;

  • EDR143253;

  • EDR111919;

  • FASTI PRAENESTINI;

  • FASTI ALLIFANI;

  • FASTI VALLENSES;

  • FASTI PAULINI;

  • FASTI VERULANI;

  • FASTI VATICANI;

  • FASTI AMITERNINI;

  • EDR143383;

  • EDR121963;

  • FASTI PIGHIANI;

  • ARVALIUM;

  • FASTI ANTIATES;

  • EDR076784;

  • FERIALE DURANUM;

  • PHILOCALUS;

  • POLEMIUS SILVIUS;

  • EDR078788;

  • FASTI FARNESIANI;

oltre ai COMMENTARII del CIL.

Sono state controllate anche le opere:

  • Svetonio (Vita di Augusto),

  • Cassio Dione,

  • Res Gestae,

ma nessuna di queste accenna alle Feriae Augusti.

  • C. Parodo, "Oltre l'orizzonte degli eventi: Augusto e l'uso ideologico del tempo e dello spazio", Medea, V, 7, 1 (2021)

  • N. Donati, P. Stefanetti, "Dies Natalis: i calendari romani e gli anniversari dei culti", Quasar, 2006

Gli altri testi che posseggo sui calendari e le feste romane, non accennano alle Feriae Augusti.

Per le origini della falsa etimologia:

  • Gaetano Moroni, "dizionario di erudizione storico-ecclesiastica" (1843)

  • Michelangelo Carmeli, "Storia di Vari costumi sacri e profani. Dagli Antichi fino a noi pervenuti" (1778)"

Un bibliografia di tutto rispetto.

Passiamo ora al video.

4. IL CALENDARIO ROMANO

Innanzi tutto, dopo l'introduzione, al minuto 3:50 ci viene detto che:

"… la volgata dice che le ferie Augusti sarebbero state inizialmente soltanto il primo agosto poi a seconda dei siti internet si sarebbe esteso fino al 15 oppure sarebbe stato spostato al 15 dal cristianesimo…"

Come abbiamo visto il sito della Treccani indica il Ferragosto come estensione della festa delle Kalendae Augustis.

Cosa erano le Kalendae, da cui deriva il termine moderno Calendario ?

Occorre precisare che il Calendario Romano era composto da dieci mesi, iniziando a Marzo, suddivisi secondo il ciclo lunare.

I mesi originari erano Martius (sacro a Marte), Aprilis (sacro a Venere nella sua forma greca Aphrodite, da cui l'etrusco Apro), Maius (sacro a Maia), Iunius (sacro a Giunone), Quintilis, Sextilis, September, October, November, December.

Nel 153 a.C. il calendario venne portato da 10 a 12 mesi e vennero aggiunti i mesi di Ianuarius (sacro a Giano) e Februarius (mese dei Februa, cioè le purificazioni).

Sin dall'origine, in ragione della differente durata dei mesi, gli stessi avevano tre giorni fissi:

- le Nonae, che designano il periodo di nove giorni fra il primo quarto di Luna e il plenilunio. Queste erano le None Quintanae (perché cadevano nel quinto giorno dei mesi di 29 giorni) e le None Septimanae (perché cadevano il settimo giorno dei mesi da 31 giorni) nel calendario Numano. Nel calendario Giuliano cadono sempre il quinto giorno, tranne che nei mesi di Marzo, Maggio, Luglio e Ottobre in cui cadono il settimo giorno;

- le Idi, che dovrebbero cadere nel giorno di luna piena: il 15 nei mesi di Marzo, Maggio, Luglio, e ottobre e il 13 negli altri mesi;

- Kalendae, il primo giorno del calendario romano, dal greco "convocare", in quanto, in vigenza del calendario Numano, variabile, all'apparire della Luna Nuova, i pontefici convocavano il popolo e annunciavano il principio del mese e le ulteriori fasi lunari.

Successivamente il mese Quintilius venne consacrato a Giulio Cesare, divenendo Iulius, e il mese Sextilius venne consacrato ad Ottaviano Augusto, divenendo Augustus.

Le Kalendae Sextilis divennero, quindi, le Kalendae Augustis.

5. IL PRIMO AGOSTO

Ma quali feste erano presenti nel mondo romano in questa data?

Il primo giorno del mese dedicato ad Augusto cadevano le Kalendae, appunto, festa dedicata a Giunone, non certamente ad Augusto, e presso il suo Tempio sul Capitolino si svolgeva la convocazione del popolo ad opera dei pontefici.

Si festeggiava, inoltre, il Natale del Divo Pertinace, Publio Elvio Pertinace, nato il 1 agosto del 126 e assassinato il 28 marzo del 193, dopo tre mesi di regno. Venne divinizzato dal suo successore Settimio Severo che ne riconobbe la rettitudine nel medesimo anno. Ma siamo ben oltre il 18 d.C. indicato dagli "storici" come data iniziale delle Feriae Augusti.

Il 2 d.C. lo stesso Augusto inaugurò, dando origine ad un nuovo culto, il Proprio Foro e il tempio contenuto al suo interno, consacrandoli a Marte Ultore (vendicatore di Cesare)., Ma Marte Ultore era, secondo Ovidio, celebrato il 12 maggio con ludi circensi. Secondo Cassio Dione, infatti, il Tempio venne inaugurato nel 19 a.C., allorchè vi fece collocare all'interno le insegne perdute da Crasso nella Battaglia di Carre contro i Parti e resegli da Fraate IV in quel medesimo anno in cambio della restituzione di uno dei sui figli, ostaggio dei romani.

Nessuna corrispondenza neppure in questo caso.

Si cita anche la Festa della Vittoria in Palatino, nello specifico del Tempio della Vittoria sul Mons Palatinus che, per se dedicato il I agosto, vedeva la festa svolgersi il giorno 28. Era una festa molto importante, alla quale partecipava tutta la cittadinanza, con l'intervento dello stesso imperatore che dava inizio ai festeggiamenti. Anche qui nessun dubbio sulla data e nessuna corrispondenza.

Sulla Festa del Templum Spei, che cadeva il I agosto, abbiamo la certezza che fosse esistente già in epoca repubblicana. Venne definita Augusta, cosa che ci farebbe comodo per la nostra ricerca, ma solo in occasione della nascita del figlio Britannico da parte dell'Imperatore Claudio, il 12 febbraio del 41 e, quindi, se volessimo fare risalire a questo termine l'indicazione delle Kalendae Augustis, saremmo comunque fuori dall'alveo temporale e personale delle Feriae Augustis come Feriae di Augusto del 18 d.C. La designazione di una divinità come Augusta, inoltre, non la lega all'imperatore Augusto, ma al fatto che fosse riconosciuta ufficialmente da un imperatore qualsiasi.

Potremmo quindi prendere per buona l'esistenza di una festa delle Kalendae Augustis, ma non certo farla risalire all'epoca di augusto a alla sua persona. Probabilmente indicava il primo giorno del mese di Agosto, quindi le Kalendae augustis ed è di epoca successiva. Non bisogna, infatti, dare scarso valore alle tradizioni popolari e, se esisteva una festa che prevedesse una pausa dal lavoro e la sua remunerazione al mese di Agosto e questo è provato dal fatto che se ne trova traccia in epoca, anche, moderna, allora sarà stato vero. Ma traslare questa festa al 15 di agosto, quando esistono spiegazioni più plausibili è contrario al buon senso.

Cerchiamo altre spiegazioni allora.

6. AULO GELLIO

Al minuto 5:33 del video viene detto che una delle fonti date per assodate "per sostenere le Ferie Augustae è Aulo Gellio, che nel nono libro (delle Notti Attiche [ndr]), ad un certo punto, fa riferimento a certe feste estive identificate, appunto, con il Ferragosto. Ma queste ferie di cui parla Aulo Gellio non sono le ferie Auguste. Si tratta infatti di un periodo - tra virgolette – festivo, che andava dal 23 giugno al primo di agosto, che servivano per consentire al popolo romano di andare a lavorare nei campi, perché era il periodo del raccolto. Infatti erano lo specchio delle Feriae Vindemiales …"

Le Feriae Vindemiales vennero istituite da Marco Aurelio, nato nel 121 e morto nel 180, senza data fissa. Erano i governatori delle province a doverne decidere le date, compatibilmente con le usanze e il clima. Fu Teodosio, nel Codice Teodosiano, entrato in vigore nel 439, a stabilire due diverse date per queste feriae, dal 25 giugno al 1 agosto per le Feriae Messivae, quelle dedicate alla raccolta delle messi, e dal 23 agosto al 15 ottobre per le Feriae Vindemiales, quelle dedicate alla vendemmia.

Siamo ben oltre, quindi, le date Augustee.

Aulo Gellio scrisse le Notti Attiche nel 159, quindi probabile parli delle feriae stabilite da Marco Aurelio. Certo che il testo di Gellio non ha molto peso se lo prendiamo per ciò che è:

"1. Cum Antonio Iuliano rhetore, per feriarum tempus aestivarum decedere ex urbis aestu volentes, Neapolim

2. concesseramus. Atque ibi erat adulescens tunc quispiam ex ditioribus cum utriusque linguae magistris meditans et exercens ad causas Romae orandas eloquentiae Latinae facultatem; atque is

3. rogat Iulianum, uti sese audiat declamantem."

Tradotto:

"Con il retore Antonio Giuliano, volendoci allontanare dalla calura di Roma al tempo delle ferie estive, ci recammo a Napoli. E qui vi era allora un giovane fra i più ricchi che con maestri di entrambe le lingue si impegnava nello studio e nella pratica dell'eloquenza latina al fine di poter discutere cause a Roma; ed egli pregò Giuliano di sentirlo declamare."

E qui ci fermiamo perché, non solo non ci viene data nessuna indicazione sul fatto che si tratti delle Feriae di Augusto, ma neppure che si tratti di agosto. I Romani, infatti, dividevano l'anno in due stagioni: l'estate, che è il periodo della guerra, e va da marzo a ottobre, e l'inverno, in cui il cittadino torna a casa, che va da ottobre a marzo.

Quindi si sarebbe potuto trattare di una qualsiasi feria nel periodo fra Marzo e Ottobre.

Se si fosse trattato proprio delle Feriae Augustis, inoltre, perché non nominarle direttamente ?

E' probabile che, come ogni buon ricco del tempo, non avendo nulla da fare, nel periodo caldo durante le ferie agricole estive, che andava da maggio a settembre, stesse a Napoli per diversi mesi.

Quindi Aulo Gellio non aiuta per nulla, anzi.

7. LA CANCELLAZIONE DELLE FESTE DI AGOSTO

Andiamo oltre: al minuto 8:10 del video ci viene detto che "... il 15 di agosto sarebbe stato l'anniversario della costruzione da parte di Augusto di un altare dedicato a Conso e a Ops due divinità connesse all'abbondanza e all'agricoltura e che quindi le vere ferie Auguste sarebbero state il 15 di agosto per l'appunto. Ma anche questa è una boutade. Se noi andiamo a guardare nei calendari epigrafici scopriamo che non solo il 15 di agosto non è riportato niente, ma che questo altare dedicato a Conso e a Ops Augusta dopo vedremo in realtà non cadeva quel giorno lì ma cadeva il 10 di agosto. Se volete un raffronto sui calendari e le festività, vi consiglio tantissimo questo testo "Dies Natalis - i calendari romani e gli anniversari dei culti", di Donati e Stefanetti, in cui sono raccolte tutte le epigrafi dei calendari. E quindi bocciata anche la tesi dell'altare di Conso e Ops. Ora c'è una cosa interessante da dire anche su questo: questa Ops Auguste. Cosa vuol dire ? Le divinità Auguste, da Augusto in poi, saranno quelle divinità che hanno avuto un riconoscimento pubblico ufficiale, per questo vengono chiamate Auguste."

Questo punto è molto più complesso di quanto sembri.

Anche perché è fonte di un minestrone di date e teorie: per far combaciare tutto si è giunti a dire che le Ferie Augusti avrebbero richiamato tutte le festività del mese di agosto, che sacralizzato del fatto che l'imperatore gli avesse dato il suo nome, sarebbe egli stesso divenuto un intero mese feriale per poi finire tutte racchiuse nella medesima data del 15 agosto.

Spiegando questa affermazione, tanto per rendere chiara la sua assurdità: il mese di agosto, per il fatto di aver assunto tale nome, avrebbe attirato a sé tutte le festività, divenendo un intero mese di feriae. 

Quindi Augusto avrebbe cancellato tutte le feste delle divinità esistenti, avocandole a sé, cosa già di per sé assurda. 

Queste feste, però, non sarebbero state cancellate, ma avrebbero continuato ad esistere per secoli (???), e le uniche ricordate sarebbero loro, mentre da nessuna parte si citano le Feriae Augusti. 

Proseguendo nel delirio, sarebbero state cancellate tutte, non si sa bene quando, per essere riunite in un unica data, il 15 agosto appunto (data nella quale non era presente alcuna festa romana), ma non si sa da quando, visto che le altre feste continuano ad essere citate e questa no.

Per meglio far comprendere questo delirio elenchiamo le feste cancellate da Augusto secondo questi "storici", per data:

  • 1 agosto: Calendae, dedicate a Giunone; Natale di Marte Ultore; Natale della Vittoria del Palatino; Festa della Dea Spes

  • 3 agosto: Supplicia Canum

  • 5 agosto: Natale della Salute sul Quirinale

  • 9 agosto: Natale del Sol Indiges

  • 12 agosto: Lychnapsia (Festa delle Luci); Natale di Ercole Invitto

  • 13 agosto: Nemoralia (Festa di Diana); Onori a Vortumno (dio delle stagioni), a Fortuna Equestris, a Ercole Vittore presso Porta Trigemina, ai Dioscuri Castore e Polluce, alle Camène (dee delle sorgenti) e a Flora; Festa di Giove

  • 17 agosto: Portunalia (Festa di Portuno, dio dei porti); Tiberinalia (Festa di Tiberino, dio del Tevere); Natale del Tempio di Giano

  • 19 agosto: Vinalia Rustica (in onore di Giove e Venere)

  • 21 agosto: Consualia (festa del dio Conso, dio del grano)

  • 23 agosto: Volcanalia (festa in onore di Vulcano); Hora Quirini (Festa in onore di Hersilia, moglie di Romolo; Festa in onore di Maia supra Comitum; Festa in onore delle Ninfe al Campo Marzio; Festa in onore di Ops Opifera

  • 24 agosto: Apertura del Mundus Cereris; Sacrifici alla Luna presso la Grecostasi

  • 25 agosto: Opiconsivia (festa in onore di Ops Consivia)

  • 26 agosto: Volturnalia (Festa in onore del Dio Volturno)

  • 27 agosto: Festa della Vittoria in Senato; Giochi del Circo Massimo dedicati al Sole e alla Luna.

In un colpo solo, quindi, augusto sarebbe riuscito a mettersi contro tutto il Pantheon - divinità minori comprese -, i lari, le città vicine e il Senato.

Non vogliamo commentare oltre questa ricostruzione, priva di logica, prima ancora che di fondamento.

Dall'elenco delle date si capisce anche che nessuna delle feste dedicate a Ops o a Conso cadeva il 15 di Agosto e nemmeno si capisce perché potessero essere preferite ad altre festività.

Ma proseguiamo col video.

8. GLI AUGUSTALI

Al minuto 9:31 viene detto:

"… ho letto su qualche altro sito che le ferie Auguste corrisponderebbero agli Augustali: delle feste in onore di Augusto. Eh ma anche qui c'è un problema. Innanzitutto come ci dice Tacito negli annali gli augustali vengono istituiti da Tiberio in onore di Augusto. E Saranno questi Augustali a fare la festa degli Augustali. Scusate la ripetizione. E' evidente perciò che se Tiberio, che viene dopo Augusto, istituisce gli Augustali, quegli Augustali non possono essere le Feriae Augusti istituite da Augusto. Questo mi pare ovvio."

Ebbene si.

Esisteva una festa dedicata ad Augusto.

Bene, direte a questo punto, abbiamo trovato da dove nasce il termine Ferragosto, dalle Feste di Augusto istituite da Tiberio. Non si tratterà del 18 a.C. ma abbiamo una data.

C'è un problema: gli Augustali vennero istituiti da Tiberio, nell'anno 14 d.C., alla morte di Augusto, nei giorni della sua morte: dal 5 al 14 ottobre.

Non ad agosto.

Non erano nemmeno Feriae, ma Ludi, che si svolgevano a Bovillae, luogo di origine della Gens Iulia. La data venne poi spostata al periodo fra l'11 e il 13 ottobre.

Ma questo ci porta a dire alcune cose in più: esisteva una festa dedicata ad Augusto, importante e dimostrata da prove. Non erano le Feriae Augusti.

Non abbiamo trovato nulla allora.

Abbiamo un ottimo motivo per dubitare, anzi, che siano mai esistite delle Feriae Augusti.

Torniamo al video, e ad un errore presente sullo stesso.

9. PERICLE PERALI

Al minuto 10:54 dice:

"... Pericle Perali che, alla fine dell'800, ha avuto il coraggio di scrivere un libro sulle feste romane

...

nel quale ci sono scritte delle cose, tipo che Conso era il dio delle corde e durante la festa dei Consualia era l'unico giorno durante la quale i Romani si mettevano a fare le corde. Quindi, se finivi le corde ad aprile pazienza, devi aspettare fino ad agosto, perché prima di agosto non si possono fare corde e in rete ho trovato un erede ideologico

...

che ha scritto che l'altare a Conso e a Ops Auguste, in realtà, sarebbero stati dei festeggiamenti in onore dell'opera di Augusto, perché Ops Auguste potrebbe essere inteso come l'opera di Augusto. E quindi: tesi ateo marxista via"

Partiamo dall'errore, che non inficia l'analisi.

Pericle Perali nasce si nell'800, ma nel 1884. 

A meno di ritenere che abbia scritto di storia e archeologia all'età di sedici anni, le sue opere, peraltro un'opera interrotta dalla sua morte, saranno state dell'ultimo periodo della sua vita. Egli morì nel 1949. 

Le sue opere furono fortemente influenzate dalla collaborazione con Evelino Leonardi, un medico nato a Gubbio nel 1871. 

Iscritto al Partito Socialista, collaboratore de l'Avanti, dopo il 1909 divenne Massone, nella loggia "Gli Illuminati" di Terni, aderente al Rito Filosofico Italiano, rito fortemente influenzato dalla Scuola Italica del calabrese Amedeo Rocco Armentano, fautore del Primato Italico, della italicità di Pitagora e della centralità di Roma nello sviluppo della storia dell'Umanità. Queste idee vennero fatte proprie da Leonardi che, nel Primo dopoguerra, entrò a far parte del Grande Oriente d'Italia. 

Perali ci dice anche che Leonardi entrò a far parte dei Martinisti subito prima che scoppiasse la Prima Guerra Mondiale. 

Dobbiamo ritenere, quindi, che anche Perali lo fosse, e i Martinisti non erano atei marxisti, ma neoplatonici-cristiani. 

Che Leonardi abbia abbracciato posizioni estreme e ascientifiche è noto anche per altri fatti: trasferitosi a Roma nel 1915, vi fondò il Policlinico Morgagni, ove creò un reparto che operava unicamente seguendo i dettami della medicina omeopatica di Samuel Hahnemann. Per tale motivo venne estromesso dal Policlinico che lui stesso aveva fondato. 

Nel 1938 scrisse un libro contro la medicina tradizionale, intitolato "La Crisi della Medicina" e pubblicato da Corbaccio. 

Non limitandosi a occuparsi di medicina, iniziò anche ad occuparsi di archeologia, di geologia e di paletnologia. In tale ambito partecipò, agli inizi degli anni Venti, alla ricostruzione dell'originale forma del Fascio Littorio, voluta dal Primo Governo Mussolini e affidata all'archeologo Giacomo Boni. Terminata la ricerca storica, Boni volle ricostruire un modello del fascio, da esporre in particolari circostanze, seguendo rigidamente la ritualità della Tradizione Romana: un ascia in bronzo, con lacci di cuoio rossi e dodici verghe di betulla bianca, al tempo quasi completamente scomparsa dai boschi italiani. Quando si stava ormai pensando di recarsi in nord Europa per reperire il legno di betulla - con buona pace della Tradizione Italica - fu proprio Leonardi a individuarne un bosco sulle rive dell'Aniene. 

Leonardi partecipò attivamente alla fase di ricerca storica sul Fascio, concludendo la propria attività con un articolo dal titolo: "Che cosa è il Fascio Littorio?", uscito su La Tribuna del 26 maggio 1928, a pagina 3. 

Nell'articolo era spiegato il carattere sacro dell'insegna, strumento di un antichissimo rito, parte di conoscenze esoteriche dell'umanità primigenia. Leonardi indicava il Lazio primitivo come luogo di origine di una antica popolazione in possesso di una arcana conoscenza. 

Finiva con un appello alle gerarchie del regime: "E se il Fascismo ha voluto foggiarsi a simbologia antica, non deve restare alle prime significazioni esteriori, ma penetrare fino alle radici prime di questa Sapientia, che costituisce il più vero e maggiore primato d'Italia sul mondo occidentale. … Secondo noi dunque, il Primato indica precisamente ciò che è proprio Primo nel tempo e si riferisce specialmente all'ordinamento Cronologico della natura e dell'umanità. Come tale il Primato d'Italia vuole senz'altro esprimere che qui si avverarono quelle condizioni geofisiche che ne fecero la culla dell'umanità occidentale. … Ciò che noi oggi chiamiamo Corsica Sardegna, Sicilia, Calabria, Arcipelago lacupano e lo stesso monte Circeo che ai tempi Omerici era ancora un'isola, son gli avanzi dell'antico continente sommerso, che i geologi chiamano Tirrenide; corrispondente forse a ciò che gli antichi testi greci dissero Turreccia o Tirreccia. … Noi sappiamo che Giano, primitivamente Y-A-(n)V, è il più potente Iddio italico, il Padre degli uomini, il Primo, l'unico, il Pater Matutinus, colui che apre le porte del cielo e ne tiene la chiave. … supponiamo che l'uomo sia apparso come primo atto della creazione insieme a tutto il resto (qualunque sia la portata che ognuno voglia dare al termine creazione."

Per Leonardi l'uomo non si era evoluto secondo le teorie Darwiniane, ma era giunto sulla Terra compiuto. Ed era giunto sul suolo italico, dal quale si era dipanato ovunque al sovvenire della catastrofe che lo aveva sommerso. L'Italia come Atlantide.

A Leonardi – massone, martinista, esoterista, creazionista – era fortemente legato Perali, e all'alveo delle teorie superitaliche di Leonardi vanno ricondotti gli scritti di Perali.

Delle quali, peraltro, nulla ci interessa con riferimento al nostro argomento.

Per quanto riguarda la tesi che riporta Ops Auguste a Opera di Augusto, infatti, essa è talmente peregrina, anche solo sotto il profilo lessicale, che non se ne riesce a trovare alcun appiglio. Neppure all'opera di Perali o di Leonardi.

Quindi, emendato l'errore, non cambia la sostanza.

10. CONCLUSIONI

Da cosa deriva, quindi, il termine Feriae Augusti ?

Il video non da una risposta definitiva, quindi vi lasciamo la curiosità di andarlo a vedere.

Diamo noi una conclusione invece, secondo il nostro pensiero.

Feriae Augusti vuol dire Festività di Augusto. 

Feriae augusti, invece, vuol dire Festività di Agosto.

Trasciniamo il tutto in un contesto medievale popolare: quale era la festività più importante della religione romana, quella che la chiesa non era riuscita ad estirpare? 

I Nemoralia: la festa di Diana, protettrice delle partorienti, delle donne, vergine, casta, associata a Selene, dea della Luna, e anche identificata come personalità trina, insieme alla Terra e alla Luna, per identificare il cielo.

Cosa fa la Chiesa? 

Sovrappone a Diana l'immagine di Maria, madre vergine, Assunta in cielo.

Perchè il 15 invece del 13 ?

La data non è così recente come si possa pensare. 

Mentre il dogma è stato proclamato da Pio XII il 1° novembre 1950, la festività ha origini millenarie. 

Già nel VI secolo, a Gerusalemme, è data notizia della celebrazione dell'Assunzione di Maria. 

Alla fine del VII secolo l'imperatore Maurizio estende la festa a tutte le regioni dell'Impero Orientale e ne fissa la data al 15 agosto.

In Occidente, invece, le prime memorie di una festa in nome di Maria risalgono al VI secolo, nelle Gallie, dove il 18 gennaio viene celebrata una festa dal nome di Depositio Sanctae Mariae.

E' con Sergio I Papa, riconosciuto come Santo sia dai Cattolici che dagli Ortodossi, che la Festa dell'Assunzione viene introdotta a Roma nel VII secolo - assieme alle altre feste mariane della Purificazione (Candelora, 2 febbraio), dell'Annunciazione (25 marzo) e della Natività (8 Settembre) -, con data 15 agosto. 

Da Roma si estende a tutto il mondo occidentale, andando a soppiantare anche le feste galliche, fra il VII e il IX secolo.

La data del 15 agosto venne fissata dall'imperatore Maurizio per ricordare, come nel caso dei templi romani, la santificazione di una grande chiesa a Gerusalemme, avvenuta in quella data.

Probabilmente proprio quella costruita sulla tomba di Maria nel IV secolo, consacrata a Maria da Giovenale nel V secolo, o la grande basilica costruita nel VI secolo, entrambe distrutte nel corso delle guerre che si sono succedute nei secoli.

Unendo i fasti della nuova celebrazione della Assunzione di Maria alla data prossima a quella dei Nemoralia, si giunge alla sostituzione nella tradizione popolare. 

Ma la dizione di Feriae Augusti permette alle persone di non sbagliare, sia che si indichi l'assunzione, sia che si indichino i Nemoralia. 

Si tratta sempre di festa del mese di Agosto. 

Attorno alle idi, il 13 o il 15, più o meno in quel periodo.

Il popolo si adatta, ha la bocca buona, gli basta far festa. 

La data si sposta, ma il modo di festeggiare rimane simile. 

E il nome resta.

Ferragosto.


© 2025 Rossi Alessandro, Torino. 

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